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Disintegration è l’unione perfetta tra le tattiche degli strategici in tempo reale e l’azione frenetica degli FPS

Per capire al volo perché Disintegration è così diverso dagli altri sparatutto in prima persona, è utile fare il paragone con Titanfall. Paragone che non riguarda tanto la storia dei due giochi, l’ambientazione futuristica, le fazioni in guerra o l’estetica dei mondi che rievoca periodi turbolenti. Il confronto tra i due titoli serve più per analizzare il modo in cui entrambi i giochi apportano nuove idee nel settore degli FPS.

Titanfall ha aggiunto ai personaggi le movenze tipiche del parkour e le ha abbinate all’abilità di pilotare un esoscheletro pesantemente armato. Il tocco originale di Disintegration porta è quello che il giocatore è a bordo di una moto volante, conosciuta come Gravcycle, dalla quale comanda un gruppo di truppe di supporto con abilità uniche.

Questa scelta è molto coerente se si pensa a come il titolo ha avuto origine, ovvero come titolo strategico in tempo reale. Le prime versioni del gioco non presentavano caratteristiche in grado di far emergere il titolo in modo netto, nell’ambito di un mercato già saturo. L’intuizione di Marcus Lehto, il direttore di V1 Interactive, e del suo team fu quella di creare un ibrido tra RTS e FPS, creando così un titolo molto più accattivante.

Disintegration on PS4

Le truppe robotiche rimanevano, mentre la telecamera del giocatore veniva integrata all’interno di un veicolo – la GrayCycle. Da lì, il giocatore impartisce i comandi e usa l’armamentario integrato nel veicolo per contribuire direttamente allo scontro. Una maggiore interazione, però, significava anche maggior pericolo: il giocatore diventava un bersaglio per le forze nemiche.

“Ci siamo presi il tempo necessario per trovare l’equilibrio perfetto, quella posizione ottimale dalla quale puoi gestire le truppe e allo stesso tempo partecipare allo scontro in modo tattico e fluido”, spiega Lehto a proposito del perfezionamento della meccanica di gioco, che vede il giocatore destreggiarsi tra due diversi stili di gioco interconnessi.

Guida la tua squadra

Sia che giochi la campagna in modalità giocatore singolo, sia che giochi quella multigiocatore, le meccaniche di gioco sono molto simili. Le doppie levette ti permettono di muovere il Gravcycle in tutte le direzioni, L2 e R2 ti permettono di sparare con le armi che hai a bordo.

Con i tasti direzionali selezioni una delle truppe di terra. Una volta fatto, appare un reticolo che definisce la zona bersaglio sulla quale la truppa concentrerà la propria abilità speciale, che si attiva premendo un tasto superiore. Le armi e le relative abilità hanno dei tempi di recupero.

In termini di meccaniche di gioco, la principale differenza della storia campagna riguarda la dilatazione del tempo. “Il tempo rallenterà, consentendoti di attivare le diverse abilità dell’unità in un arco di tempo all’interno del quale altrimenti non sarebbe possibile”, dice Lehto.

Disintegration on PS4

Le squadre della modalità multigiocatore sono state progettate per ricoprire ruoli specifici in combattimento. Per questo motivo non potrai cambiare le unità individuali. Nella modalità campagna, passerai per diverse unità in modo da provare tutte le abilità speciali disponibili nel gioco.e.

Il tuo Gravcycle è limitato a un’altezza di circa 18 metri, mentre le tue truppe sono circoscritte a una distanza di circa 15 metri. Ordina loro di esaminare qualsiasi cosa all’interno di quel raggio e loro reagiranno in base al contesto aprendo porte, rubando reattori o attaccando le forze nemiche. Puoi anche ordinare la ritirata in qualsiasi momento.

Ciò che V1 Interactive ha in mente, è che tu e le truppe insieme formiate una “squadra”. Nel mondo di Disintegration le squadre sono considerate entità singole.

“Pensa al Gravcycle, con le sue armi e i suoi tempi di recupero come tuo braccio destro, e alle unità di terra come tuo braccio sinistro.” Il direttore prosegue spiegando l’idea di fare in modo che sul campo di battaglia non ci sia mai un momento di calma: “Si è sempre impegnati nel fare qualcosa”.

Inoltre, lo studio sta equilibrando i livelli di potenza per enfatizzare l’importanza delle truppe per la tua sopravvivenza.

Lehto dice: “Lo scontro non si limita ai Gravcycle, dal quale spari esattamente come negli altri sparatutto in prima persona. Certo, puoi provare a giocare in quel modo, ma non finirà molto bene”.

Divertimento rapido in modalità multigiocatore

Nella modalità multigiocatore 5 contro 5 Recupero, le squadre preimpostate contengono ruoli generici quali guaritore, tank ecc. Applicare la strategia giusta creando la squadra perfetta è fondamentale. Sul campo di battaglia non c’è tempo da perdere. Questa modalità di gioco è veloce.

La mappa sulla quale ho giocato è una zona industriale compatta con piccoli spazi aperti collegati tra loro da stretti corridoi. Gli edifici sono pieni di colonne e passaggi pedonali e pilotare il Gravcycle diventa una vera sfida. Sparsi per l’area ci sono i reattori, ogni squadra deve attaccarli o difenderli. Con un totale di 30 unità di supporto a combattere a terra e 10 Gravcycle che schizzano nel cielo soprastante, non c’è mai un secondo di pausa. Comunque, nonostante l’ondata di nuove tecniche da assorbire, mi sono divertito davvero un sacco in una partita da due round.

La campagna giocatore singolo e la sua storia

Secondo Lehto, la storia della campagna è “tutto un altro paio di maniche, quando si parla dell’esperienza del giocatore”. Il punto centrale è l’esplorazione, intervallata da “serie di combattimenti” man mano che completi le missioni e incontri numerose minacce, uniche per la campagna. Il ritmo più lento che caratterizza le ampie mappe ti consentirà di familiarizzare con il mondo e con gli strumenti del gioco.

Disintegration on PS4

Ma perché combatti in questo mondo futuristico lacerato dalla guerra? Una calamità ancora non meglio precisata colpisce la Terra, costringendo gli umani a proteggersi integrando il proprio cervello all’interno di corpi robotici. Quelli che apprezzano questo cambiamento e vorrebbero che fosse permanente, i nemici, danno la caccia a quelli che invece non la pensano così, ovvero tu. Tuttavia, invece di una guerra combattuta da supersoldati, si tratta di una guerra tra persone normali, che conoscerai meglio nel corso della campagna.

Gli chiedo se l’umorismo leggero che si vede nel trailer del gioco rispecchia il tono dell’intero prodotto. Lehto dice di sì e afferma di essersi ispirato a Firefly di Joss Whedon.

“Volevo che i personaggi fossero umani normali, con storie diverse e punti di vista opposti. La nostra intenzione era far emergere personalità sfaccettate nel momento in cui i personaggi interagivano tra loro”.

Il mondo e la sua storia sono intriganti, le meccaniche di gioco formano un interessante ibrido di più stili diversi che ti porta a pensare oltre al semplice mirino. Così nasce uno sparatutto strategico che promette di essere qualcosa di più di un nuovo mash-up tra i generi. Non vedo l’ora di tornare a questo mondo di frontiera robotico ambientato nel futuro.

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