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Tra passato e apocalisse: il viaggio inquietante di Cronos su Switch 2

Immagina di ritrovarti in una Polonia distorta, sospesa tra gli anni ’80 e un futuro devastato da un misterioso cataclisma. In Cronos: The New Dawn sei un Viaggiatore del “Collettivo”, chiamato a esplorare città in rovina, fabbriche oscure e boschi contaminati per salvare le anime perdute e scoprire la verità dietro l’evento che ha cambiato il mondo.

Su Nintendo Switch 2, il gioco mantiene tutta la sua atmosfera inquietante: corridoi bui illuminati solo da una torcia tremolante, nemici che emergono dal nulla, silenzi spezzati da un respiro affannato o da un rumore lontano che ti fa gelare il sangue.

Il cuore dell’esperienza è la tensione: poche munizioni, nemici che si fondono diventando più forti, ambienti da esplorare con cautela. Ogni passo è un rischio, ogni scelta può essere quella sbagliata. Non c’è mai la sensazione di “sicurezza”: sei sempre vulnerabile.

Certo, la versione Switch 2 non offre la stessa potenza grafica di PlayStation 5 o PC: le luci sono meno spettacolari, le texture meno dettagliate, i caricamenti un po’ più lunghi. Ma quando sei immerso nel buio con un mostro che ti insegue, queste differenze scompaiono. La portabilità della console rende l’esperienza ancora più intensa: giocare di notte, con le cuffie, è da brividi.

Cronos: The New Dawn non è un horror “facile”: richiede attenzione, pazienza e sangue freddo. È un viaggio disturbante che premia chi ama il brivido puro, chi vuole sentire il cuore battere forte e chi cerca un’avventura che non si dimentica facilmente.


Informazioni di base

  • Sviluppatore / Publisher: Bloober Team

  • Genere: Survival horror in terza persona

  • Data d’uscita: 5 settembre 2025

  • Piattaforme: PC, Mac, PS5, Xbox Series X|S, Nintendo Switch 2


Ambientazione e trama

Cronos: The New Dawn ci porta in una Polonia deformata da un cataclisma noto come “il Cambiamento”. Il giocatore interpreta un membro del “Collettivo”, il Viaggiatore, con il compito di esplorare sia un futuro devastato sia la Polonia degli anni ’80, per cercare di salvare le anime delle persone perse e capire cosa sia successo.

L’ambientazione alterna scenari urbani degradati, edifici in rovina, macerie, che evocano un misto di brutalismo, suggestioni post-industriali, elementi di fantascienza retro-futuristica. Luci al neon spente, laboratori, ambienti oscuri, corridoi carichi di suspense.


Gameplay

  • Meccaniche di combattimento e horror
    Il gioco combina combattimento con risorse limitate, gestione attenta dell’equipaggiamento, tanto esplorazione quanto scontri ravvicinati con mostri chiamati “Orfani” (Orphans), che possono “fondersi” se non vengono neutralizzati in tempo.
    La fusione aumenta la pericolosità dei nemici: più nemici si fondono, più diventano potenti. Ciò costringe il giocatore a strategie precise e uso parsimonioso munizioni e oggetti curativi.

  • Difficoltà e design delle risorse
    È un horror “vecchia scuola” in molti sensi: poche risorse, necessità di pianificazione, momenti di tensione dovuti alla vulnerabilità del personaggio.

  • Progressione, scelte e narrazione
    La storia è raccontata attraverso ambienti, documenti, audio, flashback temporali. Alcuni passaggi possono risultare frammentati, si rischia di perdere dettagli se non si esplora con attenzione.


Versione per Nintendo Switch 2: tecnica e prestazioni

Aspetti positivi

  • Il framerate è stabile a 30 fps sia in modalità portatile che docked.

  • La resa visiva, pur con compromessi, riesce a conservare atmosfera, design dei nemici, ambientazioni disturbanti e una buona tensione visiva.

  • In modalità portatile, grazie al display di Switch 2 e al tipo di visuale più “stretta”, molti tagli grafici (illuminazioni, effetti) sono meno evidenti.

Compromessi e limiti

  • Il gioco ha un solo profilo visivo su Switch 2, niente modalità “Prestazioni vs Qualità” come su PS5.

  • Tagli su illuminazione volumetrica, dettagli ambientali, riflessi, effetti particellari: alcuni ambienti appaiono meno ricchi, più “piatti” rispetto alle versioni su console più potenti.

  • Texture con livello di dettaglio inferiore per i modelli lontani / ambienti meno curati, pop-in di oggetti (apparizione improvvisa quando ci si avvicina) e qualche artefatto visivo.

  • Caricamenti (specialmente dopo Game Over) piuttosto lunghi

  • Alcuni bug: rare occasioni in cui il personaggio rimane incastrato in scenari; stuttering visibile quando ci sono molti elementi sullo schermo o in scene particolarmente pesanti.


Atmosfera, sonoro, estetica

  • Ottima direzione artistica: design dei Mostri (Orfani) inquietante, forte contrasto tra ambienti degradati e resti di civiltà, un mix di sporcizia, decadenza e tecnologia rovinata.

  • Effetti audio, musiche, suoni ambientali molto curati, aiutano a mantenere la tensione anche quando il visivo è meno impressionante.


Valutazione finale

Aspetto Voto indicativo / giudizio
Atmosfera & Horror Molto buono: uno degli horror migliori recenti per quanto riguarda ambientazione e tensione.
Narrazione & Trama Buono: interessante, ma richiede attenzione e pazienza; non sempre lineare.
Combattimento & Meccaniche Buon equilibrio: risorse limitate, combattimenti tesi, ma qualche ripetitività dopo molte ore.
Qualità tecnica su Switch 2 Accettabile: fa il suo dovere, ma si nota la differenza rispetto alle versioni su piattaforme più potenti.
Impegno richiesto (difficoltà) Alto: non è un gioco “comodissimo”; richiede costante attenzione, gestione risorse, tolleranza alla tensione.

In termini numerici, il votp che ci sentiamo di dare alla nostra esperienza di gioco è di 7/10, data la presenza dei compromessi tecnici.


Per chi vale la pena

Consiglio Cronos: The New Dawn su Nintendo Switch 2 se:

  • sei un appassionato del genere survival horror e cerchi un titolo che metta tensione, atmosfera e sfide vere;

  • giochi spesso in modalità portatile o vuoi la libertà di portarli in movimento (Switch 2 si difende bene in questa modalità);

  • accetti che ci siano compromessi grafici in cambio della portabilità e dell’esperienza complessiva;

Forse meno adatto se:

  • sei sensibile al frame rate non elevato (30 fps) e vuoi fluidità al massimo, specie nei combattimenti;

  • tieni molto all’aspetto tecnico e vuoi texture dettagliate, illuminazione dinamica, effetto visivo molto “ricco”;

  • preferisci esperienze meno “oppressive” o con difficoltà più soft.


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