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WSJ, gli Usa contro Huawei: la richiesta ai Paesi alleati di non usare i loro dispositivi

Il governo americano sta cercando di persuadere i fornitori di servizi wireless e internet nei paesi alleati per evitare le apparecchiature di telecomunicazione della Huawei Technologies in Cina, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal.

La mossa aumenterebbe ulteriormente la pressione sul più grande produttore mondiale di dispositivi per le telecomunicazioni, che è sotto esame da parte delle agenzie di intelligence occidentali per i suoi legami presunti con il governo cinese e la possibilità che i propri dispositivi possano essere utilizzati per azioni di spionaggio.

I funzionari statunitensi hanno contattato le loro controparti governative e i dirigenti delle telecomunicazioni in paesi amici in cui le apparecchiature Huawei sono già ampiamente utilizzate in merito a quelli che hanno identificato come possibili rischi di sicurezza informatica, stando al rapporto del WSJ, che cita persone senza nome che hanno familiarità con la situazione.

Gli Stati Uniti hanno già bloccato in gran parte Huawei per quanto riguarda la fornitura di dispositivi per governo e appaltatori, mentre l’Australia ha vietato alla società di fornire apparecchiature per una rete mobile 5G.

Huawei, che ha ripetutamente negato di impegnarsi in attività di intelligence per qualsiasi governo, è una delle numerose società tecnologiche cinesi che sono state sottoposte al controllo del governo americano.

Oggi, le azioni della rivale ZTE Corp di Hong Kong sono scese del 5,6%, trascinando al ribasso tutto il settore. Hanno recuperato parte delle perdite fino ad arrivare ad un -2% verso mezzogiorno, mentre le azioni della Shenzhen erano scese del 3%.

Il valore di ZTE si è quasi dimezzato quest’anno, colpito da un divieto governativo attuato da tre masi, da parte degli Stati Uniti.

Venerdì, un indice che registra le principali società di telecomunicazioni sul continente ha perso oltre il 3%.

Aiuto finanziario

Washington ha preso in considerazione l’aumento degli aiuti finanziari per lo sviluppo delle telecomunicazioni in paesi che rigettano le attrezzature prodotte in Cina, ha riferito il WSJ giovedì.

Una delle preoccupazioni del governo è basata sull’uso di apparecchiature di telecomunicazione cinesi in paesi che ospitano basi militari statunitensi, come Germania, Italia e Giappone, aggiunge il rapporto.

Un portavoce del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti ha dichiarato in un comunicato stampa che il dipartimento sarebbe rimasto vigile contro ogni minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

Huawei non ha risposto immediatamente alle molteplici richieste di commento o prese di posizione. Parlando a un consueto  briefing a Pechino, un portavoce del ministero degli Esteri cinese ha detto che spera che “i paesi rilevanti” forniscano un ambiente di investimento “giusto e corretto” per le aziende cinesi.

La Cina non mostra alcun segno di arretramento sulla guerra commerciale. All’inizio di questa settimana, Huawei ha annunciato di aver firmato 22 contratti commerciali per reti 5G.

Aprirà inoltre un nuovo laboratorio di sicurezza delle informazioni in Germania che consentirà revisioni del codice sorgente, in un’ottica volta a conquistare la fiducia dei regolatori prima dell’asta mobile 5G.

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